18 aprile 2010

Tornata.

26 febbraio 2010

Questa è la colonna sonora della mia permanenza qua:
Mi sto un pò stancando di vivere sempre in campeggio.
Tanto questa è una cosa che sapevo anche prima, non mi sento a casa in nessun posto al mondo. Ci si sente a casa dove ci sono gli affetti. Se questa è la definizione di sentirsi casa io sono a casa nella mia città. In fondo qua si sta bene, però..

08 febbraio 2010

Tengo la època azùl
Come Picasso, sono en la època azùl, me encanta.
Questo viaggio in questa città dove “todos salen de fiesta”, per me rappresenta il periodo della nostalgia e della malinconia, dell’ennesimo viaggio interiore.
Sabato c’era il sole e il cielo terso, azzurro, sono andata al mare a passeggiare. Il mare era calmo e sconfinato c’era un “montòn” di gente a prendere il sole, a prendere un caffè o a pranzare nei localini del porto e tanti a passeggiare come me.
Solitamente erano tra amici, io mi trovavo li da sola con la musica nelle orecchie e il cappotto azzurro aperto.
Sempre sola, ma sorridevo o meglio sogghignavo sotto i baffi, che jamàs en la vida he pensado de estar aquì y sonrier..jamàs.

02 febbraio 2010



Non so a chi realmente scrivere, un'altra botta dalla vita, un'altra botta sorda attutita dal saper già la risposta, dal sole e dal freddo, sembra un romanzo in piena notte in una città straniera non ho sonno.. penso alla vita, alla mia vita, alle persone che vanno e che vengono e che ti fanno sempre male che ti trattano male che sono ricordi belli e brutti nella testa nella memoria sempre le solite frasi fatte.Una spinta , un colpo, una botta ,un piccolo dolore e dire si allora è così ora ci credo davvero si dimentica si realizza, non si perdona si continua a vivere e non so assolutamnte a chi dirlo non cè in reltà nessuno a cui realmante dirlo. Alle persone passate per di qua, da queste mie parti e le cose che succedono che vanno che vengono, le coincidenze della vita, non credo che l'importante sia questo, non credo che l'importante sia averle avute delle cose è una falsità l'importante è averle ora e qui, tutto il resto non c'è mai stato.

30 dicembre 2009

Sto cercando di leggere in spagnolo qualche librino, anzi dovrei dire qualche pagina di libri vari.
A differenze dell'inglese o del francese, leggere in spagnolo mi emoziona riesco pure a commuovermi sarà perchè lo capisco assai meglio oppure sarà perchè in questi giorni piango anche per la pubblicità delle minestre surgelate.
Mi faccio ridere e mi fanno terribilmente ridere gli uomini o esseri umani che incontro.
Come si dice in spagnolo freddezza... frialdad o indiferencia.. ho sempre pensato e mi ripeto in questo, che per diventare adulti il prezzo da pagare è questo.. diventare indifferenti, acquisire la capacità di stare lontani da ciò che ti fa soffrire e non avvicinarsi al fuoco per non scottarsi.
E' cosi il fuoco brucia e chi si è brucaito lo sa, il bimbetto che si avvicina al fuoco bello e caldo non sa che può provarcarsi un'ustione di terzo grado, nella peggiore delle ipotesi.
Vogliamo parlare poi delle aspettative, anche le aspettative fanno un male cane, sulle persone poi.. Non aspettarsi più nulla non ti fa incazzare più, non ti fa domandare se sei sbagliato tu o gli altri, non ti fa dire allora nessuno mi ama, ecco perchè non mi aspetto più niente e tutto quello che sarà, sarà nella migliore delle ipotesi tutto di guadagnato. Mi sento terribilmente distaccata dalla persona che ero e che in fondo sono.
Devo essere contenta di essere andata oltre? Oltre i sentimenti che non puoi controllare, ora sono abbastanza brava a confinarli alla razionalità o meglio alla realtà, alla fredda realtà di avere il cuore ancora spezzato.

24 dicembre 2009



Mi accingo a partire.. oddio in realtà mancano ancora 15 giorni.

Ho il biglietto e una paura fottutissima, che però mi da anche quella giusta forza di combatterla, cosa strana. HO PAURA, scritto a caratteri cubitali, che deriva da buone ragioni pratiche che non sto qui ad elencare. Tutto quello che scrivo mi sembrano cose già dette da me e da altri e il ripetermi mi sfianca. Con la mia laurea si è allontanato un enorme peso dal cuore che non fa più tanto male, con il mio titolo di DOTTORESSA si è estinto un incubo, e il mio stare in questa città non ha più senso finalmente. Non sono cambiata nel profondo, mi mancheranno i miei amici, e piangerò dalla solitudine in fondo ci vuole ben altro che una tesi di 90 pagine, per essere diversi .. ma poi via, è veramente un foglio, che fa tanta gola , ma che starà li a prendere polvere.
A trent'uno anni non si cambia più, ma ho scoperto e spero di scoprirlo nei prossimi mesi che ogni tanto le cose cambiano se non ci lasciamo fermare dalla paura precedentemente citata e che anche se sono vecchia...è possibile essere più leggera e non tutto è impossibile. Sento che è il momento...ho voglia di andare.


-Estàs segura?
-Completamente.

La suma de los dìas, Isabel Allende

25 novembre 2009

Vorrei essere io a dirtelo, invece di venirlo a sapere da altri, che tanto ormai le cose tra noi funzionano così, se si potesse dire le cose tra noi.
Vorrei essere io a comunicarti che ho finito che ho la data e l'ora che ormai quel che è fatto è fatto.
Vorrei dirtelo con la felicità negli occhi, quegli occhi che resterebbero comunque bassi.
E' fatta ci avresti creduto? io no, ci sono riuscita ho realizato un sogno, ho realizzato una cosa molto importante che fino a qualche anno fa mi faceva sentire diversa e ancora mi fa sentire diversa che ancora mi manca qualcosa, mi mancherà sempre qualcosa, ma ora meno. Davvero vorrei dirtelo, io con le mie parole, ma non succederà perchè non posso sollevarti da un peso così grande, non è giusto. perchè tutto questo non è giusto per la mia vita e non l'ho deciso io, sei tu che non hai mai avuto il coraggio, di una telefonata , di una mail, di un sms, mai niente e ora non posso arrivare io che come se nulla fosse ti scrive: "Ciao mi laureo hai visto ci sono riuscita a dispetto della tua mancanza a dispetto della mia poca forza di volontà a dispetto della paura e delle opinioni che poi sono nella mia testa, a dispetto del dolore che a volte mi faceva venir voglia di mollare tutto... e ora cosa faccio?non lo so, mi rialzo e continuo a camminare come ho fatto da due anni a questa parte cado, mi sollevo, cado e mi sollevo... ti ricordi il giorno che mi hai accompagnato l'avresti detto te, giuro ancora non ci credo, sono contenta sono tanto contenta, è merito anche tuo un pò ma solo un pò poi lo so che ho fatto tutto da sola che sono brava.. si sono brava ci sono riuscita, e poi.. e poi basta era giusto che lo sapessi dalle mie labbra e non da quelle di qualcun'altro... " quel qualcun'altro l'estraneo alla nostra faccenda .. un estraneo..l'estraneo sei te.. e non ricordo che non sei più la persona che conoscevo. quindi che tu lo sappia o non lo sappia io non ti posso salvarti dal peso della paura di affrontarmi, che non hai mai superato,perchè come mi ha detto S. se eri tu quella cosa fantastica di cui non poteva fare a meno sarebbe tornato a riprendersela.
Quindi si sta davvero per chiudere un cerchio, solo ora, con lo scarto di due anni.